Per gli amanti delle escursioni e dell’alta quota la cima del monte Rocciamelone è una tappa obbligatoria.

In circa 4 ore di marcia si raggiunge la vetta (quota 3538 m slm), dove si trova il più alto santuario d’Europa dedicato alla Madonna e dove nel 1899 gli alpini posero (con non poche fatiche) una statua in bronzo della Vergine, alta 3 m.

A metà percorso, a quota 2854 si trova il rifugio Cà d’Asti (tempo di percorrenza 2 h), dove è possibile fare una tappa prima di proseguire il cammino. Il 5 agosto si festeggia la Madonna delle Nevi, con la celebrazione della messa in vetta. Per effettuare quest’escursione, gli scarponi da montagna sono d’obbligo.

Per i meno esperti è possibile effettuare passeggiate lungo sentieri immersi nei boschi e raggiungere le borgate del Trucco (tempo di percorrenza 20 min), del Tour e del Verdette (tempo di percorrenza 45 min), magari facendo una sosta in uno degli alpeggi della zona per acquistare toma e burro freschi; oppure seguire la strada che conduce all’alpeggio Arcella (tempo di percorrenza 1,15h), un percorso molto panoramico da cui è possibile ammirare il vallone delle Grange Sevine, località che vide lo svolgersi di una battaglia tra Partigiani e Tedeschi durante la guerra del ’40-’45.

Proseguendo sul sentiero GTA oltre l’alpeggio Arcella è possibile raggiungere il colle della Croce di ferro (m. 2558), valico che conduce nella valle di Viù.

Raggiungibile sia a piedi (tempo di percorrenza 1 h circa) che in automobile è il forte del Pampalù, edificato nel 1891 come sistema difensivo arretrato alle spalle delle fortezze del Moncenisio, grazie alla sua posizione strategica sulla città di Susa e l’imbocco della Val Cenischia. Ad oggi purtroppo il forte risulta abbandonato con il suo conseguente degrado.